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Dove non osano fermarsi

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Hanno oscurato il sole troppe volte

ed immaginato cieli plumbei

senza domandarsi la ragione

delle nubi e dei temporali

 

ma lì i gabbiani hanno gridato

l’ acuto planando sopra il mare

e l’uccello del tuono ha abbracciato il suolo

in picchiata e poi alto nel volo.

 

 Dedalus - 08/11/2020 20:05:00 [ leggi altri commenti di Dedalus » ]

Altra sorprendente lirica altamente ermetica in cui la parola deve esprimersi metaforicamente e soprattutto sinteticamente come se avesse fretta di dire prima di spegnersi. Come sempre la lirica trae origine da una serie di meditazioni che fanno sì che noi ci si chieda "Ma quale oscuro significato si cela nella prima strofa? Ed a cosa allude quel grido dei gabbiani che planano sul mare? E chi si nasconde dietro quell’uccello del tuono che ha abbracciato il suolo per volarvia subito dopo?" . Lirica che vuole esser un grido ed al tempo stesso un chiedersi "perché?". Stupenda.

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